Dal 13 Marzo al 17 Aprile 2011 Bologna, “Galleria d’Arte Cinquantasei”, mostra d’arte di Fedor Kuz´Mic Suskov
La mostra itinerante dedicata al maestro russo Fedor Kuz´Mic Suskov (1923-2006), a cura di Vittorio Sgarbi, dopo la prima tappa fiorentina, inaugurata dal Viceministro per i Beni e le Attività Culturali On. Francesco Giro, sarà allestita a Bologna negli spazi espositivi della storica “Galleria d´Arte Cinquantasei “. La rassegna sarà aperta al pubblico da domenica 13 marzo a domenica 17 aprile (orari: da martedì a sabato 10.00 – 13.00 / 15.30 – 19.30; domenica e lunedì 16.00-19.30; ingresso gratuito) presso gli spazi della Galleria, in Via Mascarella, 59/b, Bologna.
La mostra, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal Comune di Bologna, avviene in contemporanea con le Celebrazioni dell´Arte e della Cultura Russa in Italia del 2011.
La mostra bolognese Arte e Stato presenta circa cinquanta dipinti ad olio di Suskov, di cui ben 14 tele mai esposte. Si tratta perlopiù di splendidi paesaggi i cui contorni si stemperano e si confondono con l´orizzonte, in un continuum cromatico, che unisce e affratella tutti gli elementi della natura. È presente anche un piccolo nucleo di opere a sfondo sacro.
L´artista Suskov, pittore, scultore e architetto scomparso nel 2006, ha saputo celebrare in oltre cinquant’anni di attività, l’arte russa attraverso una personalissima reinterpretazione, memore dell´antica tradizione bizantina. Uomo profondamente cristiano, durante il regime comunista, ha vissuto una fede sofferta e privata. Fu costretto, per anni, a dipingere di nascosto opere a sfondo religioso. Le immagini delle sue tele trasmettono un messaggio universale di Fede. Ogni sua opera è attraversata da eleganza e raffinatezza. È questo uno dei motivi principali per cui Fedor Kuz´Mic Suskov è apprezzato dalla critica d’arte internazionale.
“Le sue pennellate – scrive Vittorio Sgarbi – celebrano un rituale in cui la parola dei libri sacri si fa visione. E la visione si converte in transvisione”. Le sue tele sono ricche di significati velati e subliminali, che si manifestano solo da un occhio capace di spingersi oltre le apparenze. La luminosità è l´elemento fondamentale nelle opere di Suskov “Una luce che – afferma Sgarbi – fonde il segno con il colore, attuando un´unione metafisica superiore, divina”. E proprio attraverso la luce viene divulgato e trasmesso il forte messaggio teologico e cosmologico del Grande Maestro Russo.